Il gruppo Pifferi e Tamburi di Andrate ha una storia che risale al secondo dopoguerra, alla fine degli anni Quaranta. Allora un gruppo di 4-5 giovani appassionati, con l’appellativo di “Batteria”, si ritrovava durante i giorni di carnevale a girare il paese diffondendo il suono dei pifferi per le sue vie. Iniziatore di questa tradizione è stato l’andratese Gennaro Molinatti Gal che per anni ha guidato il gruppo pur essendo l’unico suonatore di piffero.

Lo strumento adottato non è un comune piffero, bensì un ottavino d’ebano in re bemolle, sistema Ziegler, che ha un suono più alto e squillante.

Già intorno agli anni 1964-65 il gruppo si fa più numeroso: viene chiamato “Equipe andratese” e comincia a girare anche i paesi limitrofi, ma lo spirito che lo guida è sempre solo la passione per la musica e il divertimento, tanto che non esiste una divisa ufficiale.

Nel 1972 si ha la svolta che ha dato inizio al gruppo vero e proprio di Pifferi e Tamburi. In seguito alla richiesta della Pro Loco di Pont Saint Martin di andare a sfilare al loro carnevale, gli andratesi si preoccupano di far confezionare delle divise appropriate e iniziano così un’avventura che continua ancora oggi.

In quei primi servizi la squadra era composta da 8-9 suonatori, di cui solamente tre pifferi e da allora il gruppo è in continua evoluzione, con l’aggiunta di sempre nuovi componenti e, ovviamente, l’inevitabile perdita di altri.

I colori scelti per contraddistinguersi erano, e sono tuttora, il rosso e il nero e la divisa non ha mai subito sostanziali cambiamenti, se non per l’aggiunta di una versione femminile, appositamente disegnata, in seguito all’entrata nel gruppo delle prime ragazze.

Nei primi anni Novanta si è inoltre pensato di dare un tocco più ufficiale al gruppo introducendo, in apertura delle sfilate, uno stendardo, anch’esso rosso e nero, con raffigurato al centro lo stemma di Andrate. Per un breve periodo abbiamo portato in giro anche i colori del nostro paese e quelli della nostra regione, con due bandiere più grandi poste subito dietro lo stendardo.

Le sfilate alle quali partecipiamo sono concentrate per lo più nei mesi di carnevale, con qualche eccezione anche durante il resto dell’anno, quando è richiesta la presenza dei pifferi pur non essendo in periodo carnevalesco e nonostante le manifestazioni siano di tutt’altra natura.